La postura è la posizione che il corpo assume sia da fermo che in movimento, come risposta alla forza di gravità. Tale posizione è assicurata dalla attività della muscolatura detta antigravitaria, regolata in modo automatico –non volontario- dal cervello (Sistema Nervoso).

La posturologia (branca della medicina funzionale a carattere multidisciplinare) è la scienza che studia la postura dell’uomo e le relative patologie posturali conseguenti ad una postura anomala.

Dunque quando si parla di postura ci si riferisce alla specifica posizione di tutti i segmenti corporei –arti inferiori, tronco, arti superiori, testa- e pertanto anche della mandibola, che è ancorata al cranio grazie ai muscoli masticatori e all’articolazione temporo-mandibolare (ATM) figura 1 e ai muscoli masticatori figura 2.

Figura 1

Figura 2

ATM.

Muscoli Masticatori


In tale ottica potremmo ritenere la gnatologia come una della discipline che confluiscono nella posturologia che per questo è stata già definita come multidisciplinare.

Il termine Gnatologia deriva dal greco gnathos = mascella e logos = studio, si tratterebbe letteralmente dello studio della mandibola; in realtà sono oggetto di studio della gnatologia l’articolazione che unisce la mandibola al cranio –ATM- e i relativi muscoli masticatori nonchè le patologie di queste strutture – Disfunzione delle ATM che vengono spesse volte curate con l’applicazione di apparecchi chiamati bite.

La dimostrazione dell’intimo legame che esiste tra postura e gnatologia è testimoniato dal fatto che sempre più spesso si vedono atleti portare un bite allo scopo di migliorare le loro prestazioni sportive migliorando la chiusura della bocca - occlusione dentale -.

Ai fini di una dettagliata valutazione posturale sarà utile anche un esame stabilometrico-posturometrico.

La Postura


La postura è la posizione che il corpo assume sia da fermo che in movimento. Tale posizione è assicurata dalla attività della muscolatura. La contrazione di questi muscoli serve a mantenere la posizione eretta in opposizione alla forza di gravità, pertanto questi muscoli sono detti antigravitari.

L’attività dei muscoli posturali (antigravitari) è sotto il controllo del cervello, ma ciò non vuol dire che sia totalmente controllabile dalla nostra volontà, pertanto è inutile dire a chi ha una postura scorretta di stare diritto, perché potrà farlo solo fino a quando resterà concentrato sulla nuova posizione, ma appena si distrarrà riacquisterà nuovamente la sua spontanea postura che sarà però anomala.

La regolazione della postura è schematizzata nella figura 1, dove il cervello è paragonato ad un computer e proprio come il computer elabora le informazioni che l’operatore inserisce, allo stesso modo il cervello elabora le informazioni provenienti dai recettori posturali.

I recettori posturali sono: piedi, occhi, apparato vestibolare che è localizzato nell’orecchio, la colonna vertebrale, l’intestino e anche la bocca. La risposta elaborata dal computer (cervello) è dunque frutto della elaborazione di tutte le informazioni recettoriali; tale risposta è l’attività della muscolatura posturale che è poi l’esecutrice della POSTURA.

Figura 1
Schema del sistema di regolazione automatico della postura.

Lo schema in figura 1 oltre a fornirci chiarimenti sulla regolazione della postura ci dà anche lo spunto per chiarire come si affrontano le patologie posturali. Infatti se l’informazione di un recettore è anomala come può accadere in chi ha una cattiva chiusura della bocca allora potrà accadere che il cervello elaborerà una posizione anomala del corpo, determinando così una postura alterata. Ne consegue che in tutti noi la postura è una posizione di compromesso tra le tante che potremmo assumere.

Il perdurare di tale posizione non equilibrata può creare però disagio inducendo dolori muscolari cronici. In tale frangente le tecniche fisioterapiche danno un beneficio momentaneo che in breve viene perso, poiché non si è agito sulle cause della tensione muscolare, queste sono appunto le informazioni recettoriali anomale.

Le condizioni di sofferenza posturale che più frequentemente si riscontrano sono:
· dolore cervicale proiettato al capo, alle braccia e alle mani;
· torcicollo;
· vertigini soggettive (sensazione di instabilità);
· dolore lombare proiettato alle gambe;
· dolore ai piedi.

È in questo contesto che si inserisce l’odontoiatria posturale che riequilibrando la chiusura della bocca (occlusione dentaria) elimina le condizioni di conflitto con l’ATM (articolazione temporo-mandibolare) e la muscolatura masticatoria.

La visita odontoiatrica-posturale viene eseguita con la seguente modalità:

1. Accurata raccolta dei segni clinici e dei sintomi soggettivi della patologia posturale (anamnesi);
2. Valutazione della postura statica e dinamica con eventuale esame strumentale (pedana stabilometrica);
3. Esame clinico condotto direttamente sul paziente mediante test posturali, osteopatici e kinesiologici;
4. Stesura di una relazione scritta che specifica la diagnosi e suggerisce il relativo percorso terapeutico.

Obbiettivo della odontoiatria posturale è dunque riequilibrare la chiusura dei denti (occlusione) o indagare sulle disfunzioni della deglutizione (la deglutizione è l’atto di ingoiare cibi solidi o liquidi svolto dai muscoli della lingua); entrambe possono infatti indurre per i meccanismi descritti anomalie nella postura.

Il riequilibrio dell’occlusione dei denti avverrà mediante l’applicazione di un bite (clicca sulla parola bite) o dove possibile mediante l’esecuzione di molaggio selettivo (consiste nella eliminazione dei contatti dentari in eccesso che inducono alterazione della occlusione).

Naturalmente al riequilibrio dell’occlusione o alla correzione della deglutizione, la risposta attesa sarà la diminuzione o la scomparsa della sintomatologia dolorosa posturale.

Esame Stabilometrico-Posturometrico (Pedana)

Ai fini di una dettagliata valutazione posturale è utile anche un esame stabilometrico-posturometrico che consente di misurare mediante una sofisticata apparecchiatura la distribuzione dei carichi posturali sull’appoggio dei piedi e con l’effettuazione di specifiche prove di porre diagnosi sull’origine della alterazione posturale, come si può evincere dall’esempio riportato nelle figure 2, 3.

Figura 2 Postura abituale spontanea

Sovraccarico sul tallone destro.
    Carico sbilanciato a destra del 58%.

Figura 3 Applicazione di rialzi tra i molari

Riduzione del sovraccarico a destra.
  Carico sbilanciato a destra solo del 52%.


Potenzialmente tutti siamo soggetti a problemi posturali tuttavia vi sono categorie di persone più suscettibili come è evidente in figura 4.

Figura 4

In riferimento ai bambini in fase di crescita è senz’altro opportuno eseguire una visita posturale odontoiatrica in considerazione del fatto che l’apparato muscolo-scheletrico essendo in crescita è più suscettibile di turbe che potrebbero indurre alterazioni alla colonna vertebrale.

Ovviamente anche in ambito posturale occorre formulare una appropriata diagnosi avvalendosi di tutti gli specialisti che guardino alla persona non come ad un insieme di organi e apparati da curare, ma come ad un individuo unico nella sua organizzazione fisica e psicologica, con un occhio naturalmente più attento ed allenato al rispettivo campo di specializzazione.

Il posturologo non può essere un tuttologo, in quanto è umanamente impossibile avere il massimo delle competenze in tutte le branche della medicina, tuttavia il posturologo individuata la causa o le cause della patologia posturale curerà le problematiche di sua competenza ed invierà il paziente allo specialista di riferimento per quanto non di sua competenza professionale.

Per chi voglia pormi dei quesiti sull’argomento potrà farlo al seguente indirizzo e-mail: antonio.err@libero.it